Lo stormo di Florian

 

La storia che vi voglio raccontare è ambientata in un bosco fitto fitto, pieno di vegetazione e di animali. Un bosco ricco di vita, dove in primavera il vento passa leggero leggero tra le foglie degli alberi, accarezzandole gentilmente; dove, nei caldi giorni estivi, i raggi del sole penetrano fino a terra come tante lame di luce; dove, in autunno, tutto il terreno si ricopre di un colorato tappeto di foglie scricchiolanti e dove, durante i gelidi giorni invernali, la bufera ulula con i lupi, vagando in cerca di preda tra gli scheletri spogli e desolati delle querce, dei lecci, dei faggi e delle betulle.

Tra i rami di tutti quegli alberi viveva una quantità infinita di uccelli. Ce n’erano di tutte le specie e di tutti i colori. Ognuno di essi aveva il suo canto, il suo piumaggio, le sue forme e le sue abitudini, ma tutti avevano in comune una cosa: vivevano insieme!

Eh, sì! Tutti cercavano compagnia. Erano fatti per stare assieme. Si riunivano in grandi stormi e volavano, insieme, da un albero all’altro.

Fra i numerosi stormi che abitavano in quel bosco ce n’era uno che possiamo, senza alcun ripensamento, definire un po’ speciale. È questa la storia che vi voglio raccontare: la storia dello stormo di Florian!

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